A' Carretta - La VerArte

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O' Mmeglio 1
 
L'ispirazione l'ho avuta guardando alla tv il capolavoro di Nanni Loy " Le Quattro giornate di Napoli ". L'esodo di migliaia di Napoletani, costretti, dai bombardamenti fascisti a lasciare le loro  case con ogni mezzo. Le  famiglie più agiate, era il  1943,  usavano il carretto,  rigorosamente trainato con la forza delle braccia. La difficoltà più grande, incontrata durante la costruzione del carretto è stata quella di ricercare, attraverso internet, particolari situati nella sua parte sottostante. Il legno (douglas) è stato invecchiato per riprodurre i segni del tempo, tutte le parti metalliche sono state tagliate da una lamierina di 0,5 mm. arrugginita, trovata in un deposito di un amico fabbro. La maggiore difficoltà l’ho riscontrata nella realizzazione delle ruote, che per renderle precise, nel proprio asse di rotazione ho dovuto impiegare molta attenzione e prudenza. Il sistema frenante di allora, esattamente riprodotto. Risulta funzionare perfettamente azionando la manovella situata sul retro. Fatto il carretto bisognava costruire le masserizie dell'epoca. I modesti mobili di allora sono stati riprodotti fedelmente  attraverso  ricerche fatti su Ebay.
Cosi nasceva la credenza, il tavolo con le sedie, il letto con il comodino, attenzione particolare per la realizzazione della culla, del cavallo a dondolo e delle grucce. Per la costruzione della campana di vetro contenente la madonna è stata usata una vecchia valvola TV, tagliata in modo meticoloso . La macchina per cucire l'ho trovata in un mercatino delle pulci, costo 50 centesimi, oggetto completamente ridipinto e con le parti di legno aggiunte. Inoltre, sul carretto carico, si possono vedere anche: il materasso, la cassetta contenente i piatti, il baule , la valigia. Il triciclo e una vecchia bomboniera, i lumi son fatti con soldatini che uscivano dagli ovetti kinder qualche anno fa, e i quadri li acquistai allegati a uno dei fascicolo in edicola inerente le dollhouses. A corredare il tutto una serie di tegami comprati a S. Gregorio Armeno, dei fasci di stoffe che riproducono coperte e biancheria. Questo lavoro è stato terminato a metà luglio del 2011 le sue misure sono: 42 x 30 x 15.


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